Dislipidemie (Ipercolesterolemia, Ipertrigliceridemia)

Le dislipidemie, comunemente note come disturbi lipidici, sono condizioni in cui i livelli di lipidi nel sangue, come il colesterolo e i trigliceridi, sono fuori equilibrio. Questi disturbi lipidici possono aumentare il rischio di problemi cardiaci e vascolari, come l’aterosclerosi, che è l’accumulo di placche nelle arterie che può portare a infarti e ictus. Ecco alcuni tipi comuni di dislipidemie:

  1. Ipercolesterolemia familiare (FH):
    • La FH è una condizione genetica ereditaria in cui i livelli di colesterolo LDL (“colesterolo cattivo”) sono molto elevati fin dalla nascita. Ciò aumenta il rischio di malattie cardiache precoci.
  2. Ipertrigliceridemia:
    • Questa condizione si verifica quando i livelli di trigliceridi nel sangue sono elevati. I trigliceridi sono grassi che possono essere immagazzinati nelle cellule adipose. L’ipertrigliceridemia può aumentare il rischio di aterosclerosi.
  3. Iperlipoproteinemia di tipo III:
    • Questa è una forma rara di dislipidemia che coinvolge alti livelli di particelle lipidiche chiamate lipoproteine. Può portare a depositi di grasso nella pelle e nei tendini.
  4. Deficit di lipoproteina lipasi (LPL):
    • Il deficit di LPL è una condizione genetica che influisce sulla capacità del corpo di smaltire i trigliceridi. Può causare ipertrigliceridemia e può essere associato a dolore addominale dopo i pasti.
  5. Iperlipoproteinemia di tipo IIa e IIb:
    • Queste sono forme di dislipidemia caratterizzate da alti livelli di colesterolo LDL (“colesterolo cattivo”). Possono aumentare il rischio di malattie cardiache.
  6. Iperlipoproteinemia di tipo IV e V:
    • Queste condizioni coinvolgono livelli elevati di trigliceridi. Il tipo IV è spesso associato all’obesità e al diabete di tipo 2, mentre il tipo V può essere associato a una combinazione di ipertrigliceridemia e ipercolesterolemia.

Il trattamento delle dislipidemie può includere cambiamenti dello stile di vita, come modifiche nella dieta, aumento dell’attività fisica e smettere di fumare.

In alcuni casi, potrebbe essere necessario ricorrere a farmaci ipolipemizzanti, come le statine, per ridurre i livelli di colesterolo e trigliceridi.

La gestione delle dislipidemie è importante per ridurre il rischio di malattie cardiache e vascolari.

Un medico nutrizionista può valutare i livelli lipidici e raccomandare il trattamento più appropriato in base alla situazione individuale.