Il cibo-mondo, persecutore minaccioso

“Il cibo-mondo, persecutore minaccioso. I disturbi del comportamento alimentare dell’infanzia e dell’adolescenza. Per comprendere, valutare, curare”

Editore: FRANCO ANGELI

Autore: F. MONTECCHI

Coautori: Monica Andreotti, Francesca Aveni, Ginevra Bentivoglio, Fiammetta Bracci, Catia Bufacchi, Marco Cappa, Maria Caramadre, Maria Pia Casini, Massimo Castro, Francesco Demaria, Lorenza Di Pentima, Antonella Diamanti, Giuseppe Fariello, Tiziano Ficeto, Manuela Gambarara, Santino Gaudio, Natalia Gregorini, Ludovica Iesu, Annamaria Kofler, Daniela Liotta, Marco Magnani, Pietro Paolo Montecchi, Francesca Romana Montecchi, Claudia Saffirio, Massimo Stefano Silvetti, Paola Vezzoli, Laura Vismara

Questo un nuovo manuale sull’anoressia e la bulimia che dopo il successo del precedente affronta in modo aggiornato e completo i disturbi alimentari precoci (0-8 anni) e adolescenziali (8-18 anni).
Essenziale per il clinico, sia di area medica che psicologica, per approfondire le discipline che sono coinvolte nei disturbi alimentari dell’età evolutiva.
Fruibile anche per il lettore non clinico, che, nella lettura, potrà avere la possibilità di comprendere come questi disturbi dell’alimentazione non nascano da “capricci” di chi ne è affetto ma siano espressione di sofferenza e di angoscia.
Individua gli indicatori predittivi di rischio, utilizzabili per il precoce rilevamento della malattia, ne definisce le forme cliniche, indica gli strumenti diagnostici (medici e psicologici) e le diverse forme di trattamento in un approccio multidisciplinare integrato: nutrizionale, familiare, psichiatrico e psicoterapico, quest’ultimo riletto anche in chiave junghiana; in particolare, trova ampio spazio il metodo psicoterapeutico del gioco della sabbia di Dora Kalff.
Perché “il cibo-mondo”? Perché è attraverso il cibo che il bambino ha il suo primo rapporto con il mondo esterno: mangiare non è solo garanzia di sopravvivenza e fonte di piacere, ma anche di conoscenza della realtà ed espressione dell’eventuale disagio.
Perché il “cibo-persecutore minaccioso”? Se fin dalla nascita gli eventi interni o esterni e le cure ricevute dal bambino non garantiscono certezze, il mondo viene vissuto come minaccioso, intrusivo, invadente e il cibo, che è stato nella vita il primitivo rapporto col mondo, diventa persecutorio e minaccioso, qualcosa da cui, poi, ci si dovrà proteggere.

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