Il peeling chimico

I peeling chimici sono utilizzati da parecchi anni in dermatologia a scopo terapeutico ed estetico. Le patologie sensibili ai peeling chimici sono:

  • Lesioni epidermiche (efelidi, lentiggini, verruche piane, verruche seborroiche, melasma epidermico, acne in fase attiva)
  • Lesioni dermo/papillari (rughe sottili e distendibili, ipercromie post-flogistiche, melasma misto, acne cicatriziale)
  • Lesioni dermo/reticolari (rughe profonde, cheratosi attiniche, strie cutis distensae o smagliature)

Sulla base dello strato cutaneo che coinvolgono sono classificabili in: superficiali, medi e profondi.

  • I peeling superficiali sono indicati per il trattamento della cute seborroica e per il refresching;
  • I peeling medi sono indicati per l’acne in fase attiva, il melasma  e le rughe sottili.
  • I peeling profondi sono indicati per le cicatrici da acne e le rughe profonde.

L’azione consiste nel determinare una esfoliazione dello strato cutaneo interessato variabile a seconda della sostanza chimica utilizzata e della durata del tempo di applicazione.

L’effetto finale conseguente ad una prima fase di iperemia , bruciore, eventuale frost in funzione della sostanza usata (frost roseo, frost bianco-roseo, frost bianco compatto), consiste in un aspetto più luminoso della zona trattata, con trama cutanea più omogenea e compatta, una cute più sana e pulita.